Growth Hacker: chi è e perché è fondamentale per il tuo business
Webeyond
Luglio 10, 2020
Cosa fa esattamente un growth hacker e quali skill deve avere per far crescere la tua azienda?
Era il 2010 quando Sean Ellis coniava per la prima volta la definizione di growth hacking come un nuovo processo di sperimentazione sui canali di marketing per trovare il modo più efficace e veloce per far crescere un business. Da allora quello che possiamo definire un approccio olistico, che parte dall’analisi dei dati per trovare soluzioni di crescita innovative e scalabili, ha catturato l’attenzione di leader aziendali ma soprattutto quella di startup che ne hanno fatto la loro chiave di volta.
Il funnel dei pirati
Mantra di questa metodologia è il cosiddetto funnel dei pirati, dove l’acronimo A.A.R.R.R. raccoglie i 5 step fondamentali del processo.
- Acquisizione: è il momento in cui gli utenti entrano in contatto con il prodotto, attraverso email marketing, SEO, blog e canali social
- Attivazione: una volta catturata l’attenzione dell’utente, occorre generare una sua attivazione, ad esempio invitandolo ad iscriversi ad una newsletter o a scaricare un’App. In questo modo, puoi capire il reale market-fit di un prodotto.
- Retention: in questa fase bisogna far sì che gli utenti diventino clienti fedeli. Le metriche che possono misurarla sono churn rate o tasso di abbandono di un sito o servizio.
- Referral: come generare engagement e word of mouth? Codici promozionali, link affiliati, condivisione sui social, inviti ad amici e parenti per ottenere bonus e sconti sono alcune delle tecniche più utilizzate.
- Guadagni: generare profitto è il focus di questa fase, presentando un’offerta personalizzata o giocando sulle dinamiche di upselling/cross-selling.
Per ottenere una crescita ottimale, vanno perfezionate tutte le fasi del funnel: è un lavoro di sperimentazione e analisi costante. Un metodo che si rivela strategico soprattutto per la crescita esponenziale di piccole e medie imprese che operano nel mercato digitale.
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Ma chi è e cosa fa esattamente un growth hacker?
La risorsa perfetta che può aiutare la tua azienda ad espandersi sul piano delle vendite ma anche della brand awareness è un profilo con competenze multidisciplinari che, grazie all’esperienza e alle passioni maturate in differenti campi, ha sviluppato capacità di sintesi, apprendimento e adattamento, in grado di promuovere un processo di innovazione e ottimizzazione del mindset aziendale. Creativo, analitico e con una forte propensione all’analisi dei dati, è capace di individuare le possibilità di crescita e far letteralmente decollare il tuo business. Nel fare questo, si avvale di un gruppo di professionisti (interni o esterni alla tua azienda) con competenze verticali che rendono operative e ottimizzate le sue strategie.
Proprio così, perché il Growth Hacking non è l’attività di un singolo, ma di un gruppo di persone, un vero e proprio growth team!
Quali sono gli strumenti del growth hacker?
ll Growth Hacker utilizza tool digitali che lo aiutano ad analizzare la miriade di dati disponibili sull’andamento dell’azienda. Tra questi menzioniamo Qualaroo, creato proprio dalla mente creativa di Sean Ellis, che aiuta ad identificare la modalità di navigazione degli utenti su un sito e Colibri.IO, che fornisce una serie di strumenti per migliorare i ranking SEO e la visibilità del brand.
Storie di successo
Sono molte le aziende che hanno puntato sul growth hacking per mettere in pratica tattiche straordinariamente fuori dagli schemi, raggiungendo risultati eccellenti. Uno degli esempi più popolari è sicuramente quello di Airbnb, che nella sua fase di avvio sfruttò una falla nel sito di Craiglist, il più grande portale americano di annunci, riuscendo ad acquisire un notevole numero di nuovi utenti. Tecnicamente ogni annuncio pubblicato su Airbnb veniva pubblicato anche su Craiglist, ampliando la visibilità della propria piattaforma. Successivamente il form è stato corretto proprio per evitare infiltrazioni di questo tipo, ma Airbnb è riuscita a diventare leader del mercato!